Lìberati dagli schemi mentali!

Quante volte capita di guardarvi allo specchio e non essere soddisfatti del vostro corpo? Quante volte vi alzate da tavola strapieni, con la sensazione di aver mangiato troppo? Quante volte vi dite che dovreste cambiare alimentazione, ma poi non riuscite a farlo?

Se vi trovate spesso in situazioni simili, non c’è nulla di strano.

La nostra VITA ALIMENTARE (ovvero l’insieme di ciò che mangiamo, in che quantità, a che ora del giorno, dove, in che compagnia, etc…) è fortemente condizionata da SCHEMI MENTALI, che si sovrappongono ai bisogni reali del nostro corpo, e ci inducono molto spesso a mangiare in modo scorretto o comunque non corrispondente ai nostri fabbisogni.

Quando ce ne rendiamo conto è sempre “troppo tardi”: abbiamo ormai messo quei chili di troppo, abbiamo instaurato una tendenza all’accumulo, o nel peggiore dei casi abbiamo generato dei meccanismi patologici che ci fanno stare male.

Nell’approccio del coaching nutrizionale, ciò che interessa a me, come professionista, non è tanto consegnarvi la formula magica per dimagrire e tornare snelli e in forma per l’estate. La mia principale preoccupazione è quella di conoscere a fondo la vita alimentare del paziente, portando alla luce alcuni dei suoi schemi mentali disfunzionali appresi e ripetuti nel tempo, e aiutare il paziente a prenderne consapevolezza.

Si tratta infatti di un passaggio imprescindibile PRIMA di cominciare qualsiasi dieta! Una volta modificati gli schemi mentali legati al modo in cui mangiamo, il CAMBIAMENTO di STILE DI VITA ALIMENTARE sarà inevitabile.

QUALI SONO I PIù COMUNI SCHEMI MENTALI CHE INFLUENZANO LA NOSTRA ALIMENTAZIONE?

>>> CATTIVE ABITUDINI: ad esempio, alcuni di noi sono abituati a svegliarsi appena in tempo per uscire di casa, saltando la colazione oppure consumandola al bar con il classico caffè e cornetto.

>>> AUTOMATISMI: un’abitudine reiterata nel tempo diventa un comportamento automatico. Ad esempio, alcune persone non riescono a dormire se prima non hanno spizzicato un biscotto o un cioccolatino. Oppure, pensate all’abitudine di mangiare troppo velocemente: si finisce il piatto senza nemmeno rendersene conto.

>>> BISOGNI EMOTIVI: le emozioni legate al cibo influiscono notevolmente su ciò che mangiamo e su quanto mangiamo. Ad esempio, la percezione dello stress o la stanchezza mentale quando apriamo il frigorifero, oppure il senso di gratificazione e di coccola quando gustiamo il nostro cibo preferito, sono schemi mentali fortissimi che tendono a consolidare determinate abitudini.

>>> CONVINZIONI AUTO-LIMITANTI: in genere sono gli schemi più difficili da portare a galla e soprattutto da destrutturare. Si tratta di convinzioni molto categoriche e ferme nella nostra mente, del tipo: “non posso”, “non sono capace di”, “non merito di”. Esempio:

  • non sono abbastanza disciplinato/a per seguire una dieta
  • non riuscirò mai a controllarmi
  • non ho abbastanza tempo per cucinare i miei pasti
  • sono troppo pigro/a per fare sport
  • sono un fallimento e non riuscirò mai a dimagrire
  • non piaccio a nessuno
  • nella mia famiglia sono stato educato/a così

MODIFICARE GLI AUTOMATISMI IN 4 STEP

Prendere consapevolezza dei propri schemi mentali è il primo passo fondamentale per intraprendere un percorso di CAMBIAMENTO.

Tuttavia, è bene cominciare a piccoli passi. Il segreto consiste nell’individuare UN SOLO COMPORTAMENTO che si vuole cambiare, e chiedersi innanzi tutto:

  • quale GRATIFICAZIONE, anche piccola, ricavo da questo comportamento?
  • quale BISOGNO EMOTIVO vado a soddisfare?
  • quale ABITUDINE o CONVINZIONE lo alimenta?

Solo dopo aver preso consapevolezza del problema, è possibile definire un piano d’azione, specifico e dettagliato, per modificare concretamente i nostri schemi mentali:

1- TROVARE UN’ALTERNATIVA capace di soddisfare lo stesso bisogno e darci la stessa gratificazione (es: leggere un libro prima di andare a dormire…)

2- AGGANCIARE la nuova abitudine ad una ABITUDINE GIÀ ESISTENTE (es. andare a correre, mentre si porta a passeggio il cane…)

3 – MODIFICARE L’AMBIENTE CIRCOSTANTE in modo da evitare di ripetere la cattiva abitudine e rendere più facile il nuovo comportamento (es: cambiare la disposizione del cibo, o persino dei mobili in casa…)

4 – RIPETERE NEL TEMPO fino a consolidare la nuova abitudine

ERRORI DA EVITARE DURANTE IL PROCESSO DI CAMBIAMENTO:

  • aspettarsi risultati immediati e lamentarsi continuamente dei propri insuccessi
  • esprimersi con termini assoluti (es: non ce la farò MAI… sarà SEMPRE così…)
  • cercare capri espiatori (es: è colpa di mia madre, dei colleghi, del fidanzato, etc…)
  • misurare i risultati solo con i numeri (es: pesarsi ogni giorno…)
  • arrendersi alle prime difficoltà

E’ fondamentale invece CONCEDERSI la possibilità di cambiare, APRIRSI a nuove visioni di se stessi, APPREZZARE i piccoli successi, e soprattutto non pensare che il lavoro sugli schemi mentali sia inutile e secondario: al contrario, ogni successo reale parte dalla convinzione che:

IO POSSO… IO SONO CAPACE… IO MERITO.

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